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Concerti di rock prog… esistono ancora!

November 25, 2012 | 2 Minute Read

Non so voi ma io sono abbastanza un fan(atico) del rock progressive (parliamo di (fine) anni ‘60 e anni ’70). Quindi Genesis, Yes, Emerson Lake & Palmer, Van Der Graaf Generator, Pink Floyd, Gentle Giant, King Crimson, Jethro Tull … e gli italiani Premiata Forneria Marconi, Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme, New Trolls, Balletto di Bronzo, Perigeo e molti molti altri. Bene c’è un problema… è piuttosto difficile trovare dei live di queste formazioni della configurazione originale, perché il prog è più o meno morto alla fine degli anni ’70 (ovviamente si può parlarne, ma non ora). Quindi che si fa? Ci si chiude a sentire degli ottimi cd nella propria casetta. No, succede che ci sono degli altri fan(atici) che suonano e fanno anche del buon prog. Un amico spagnolo —anche lui piuttosto fanatico— mi invita a sentire un concerto prog alla sala Monasterio dove suoneranno gli Herba d’Hamelí spagnoli (catalani) e i French TV directly from US. In teoria le star della serata sono i secondi. Io non conosco nessuna delle due band, ma mi dico `è il caso di iniziare a frequentare la vita serale spagnola… almeno quella che mi interessa’.

Lunedì sera. Entriamo (ElisaB ed io) in questa “sala”. Uno immagina una sala se la chiamano “sala”. No? No. Insomma è un sotterraneo, tetto a volta, molto basso. Odore d’umido coperto con un profumo sintetico molto inteso … di non so cosa. Palco piccolo. Non esattamente quello che mi aspettavo. Certo non siamo più negli anni ‘70. Peccato. Suonano gli “Herba d’Hamelí”. Devo dire che mi piacciono molto, anche se non hanno esattamente il fisico da palco, la musica è buona. Molte idee ritmiche e melodiche, miscelate bene. Molti cambi di ritmo, di pattern melodici, alla “vecchia”. Mi piacciono, bravi. Particolare plauso al batterista, al bassista e al chitarrista, ottima fusione e sincronia. Il tastierista va certamente migliorato sia nella selezione dei suoni che nella tecnica. Il cantante non è così male, manca un po’ di presenza scenica, ma ha una buona voce (migliorabile). Il flautista fa qualche intervento e non è spettacolare, ma non è nemmeno pessimo. Nel complesso penso sia un buon gruppo, interessante e che può migliorare. Continuate così! Anzi no, meglio.

Seguono i “Frech TV”. Devo dire che non mi sono piaciuti per nulla. Tecnicamente decisamente bravi, in particolare il batterista e il bassista (impressionante). Ritmicamente non ho trovato però la ricchezza e freschezza dei precedenti. La musica che fanno è molto tendente alla fusion, che tradotto per i non esperti (o i non fan come me del genere fusion) è “ognuno fa quel cazzo che gli pare spesso senza una idea melodico-armonica complessiva”. Tanti suoni, anche complessi, ma alla fine ti rimane poco.

Tutto questo è molto personale, non desidera assurgere a generalità. Quindi cari fan della fusion non spaccatemi le palle. d